25 anni fa un sisma del settimo grado della scala Richter distruggeva interi paesi dell'Irpinia. Ma le scosse erano avvertite in una zona più vasta che andava da Napoli fino all'intera Basilicata e parte della Puglia. Il sisma lasciò interi paesi disabitati, popolazioni senza case. Il Governo promise la rapida ricostruzione. Fiumi di denaro furono destinati per la ricostruzione. I soldi avrebbero permesso di ricostruire con i criteri più moderni ed efficaci. I soldi servirono ad arricchire "imprenditori" spregiudicati e a fare la fortuna di politici corrotti.
Durud bar azadi/ zendebab Israel (in farsi: viva la libertà/ viva Israele), con questo slogan Giuliano Ferrara ha chiuso gli interventi dal palco di Santa Costanza. Ero andato alla manifestazione per portare la solidarietà ad una nazione aggredita da un'altra. Non mi ero fermato a riflettere cosa è Israele e cosa significa lo stato di Israele. Ero andato alla manifestazione per solidarizzare con una nazione. Ma arrivato lì mi sono trovato in mezzo tra migliaia di bandiere e bandierine con la stella di Davide, tra centinaia di uomini con in testa la kippah. Le frasi pronunciate da Mahmoud Ahmadinejad non colpivano solamente una nazione ( in cui vivono tra l'altro anche cristiani e musulmani) ma colpivano un intero popolo. Israele rappresenta per gli ebrei la terra promessa e contemporaneamente la memoria e la speranza di un popolo. Ma Israele è memoria anche per noi cristiani e per i musulmani: colpire Israele è colpire anche le radici del Cristianesimo e dell'Islam, cioè attentare alla radici delle religioni di più di 2 miliardi di persone.
Roma, questa sera ore 21, via Nomentana, angolo Santa Costanza, davanti all'ambasciata iraniana. Fiaccolata a sostegno dello stato d'Israele aggredito verbalmente da Mahmoud Ahmadinejad :«Israele deve essere cancellato dalle carte geografiche»
Rosa Parks, una delle eroine
della lotta nera contro l'apartheid e la segregazione, è morta all'età di 92 anni. La Parks era nata nel 1913 e, il primo dicembre 1955, avviò a Montgomery in Alabama la protesta contro il segregazionismo sugli autobus, rifiutandosi di cedere il posto a un bianco.
Ne conseguì un boicottaggio dei trasporti pubblici da parte della comunità nera, fra le cui guide c'era già anche un allora giovanissimo Martin Luther King, che si concluse con la 'desegregazione' degli autobus.
Il decesso della Parks, il cui nome intero era Rosa Lee Parks è avvenuto a Detroit, dove la donna attualmente viveva. L'anziana eroina nera è deceduta in casa, per cause naturali. Ne ha dato notizia una portavoce del deputato del Michigan John Conyers.
Quando fece il suo rifiuto, la Park faceva la rammendatrice in un negozio di Montgomery. Per non avere ceduto il suo posto a un passeggero bianco, nonostante l'intimazione dell'autista, la Parks venne arrestata.
Il suo arresto innescò un boicottaggio durato 381 giorni, che è considerato l'atto d'avvio del moderno movimento per i diritti civili, che, all'inizio degli Anni Sessanta, sfociò nel varo del Civil Rights Act.
La questione giuridica sollevata dal rifiuto della Parks, legata alla costituzionalità e alla liceità o meno della segregazione, condusse a una sentenza della Corte Suprema che impose l'integrazione del sistema dei trasporti.
In una cerimonia commemorativa nel 2000, 45 anni dopo - ne saranno passati 50 fra poco più di un mese -, l'allora governatore dell'Alabama Don Siegelman disse che il rifiuto della Parks "cambiò lo Stato e la Nazione per sempre"
Divenuta, con il suo rifiuto,
la "madre del movimento dei diritti civili", la Parks non ebbe, comunque, vita facile nella sua Alabama. Come, del resto, non la ebbe, nell'America che usciva dal segregazionismo, il reverendo Martin Luther King, che ottenne un premio Nobel per la pace per la sua azione, ma finì poi ammazzato da un segregazionista a Memphis nel Tennessee nel 1968, l'anno in cui venne pure ucciso a Los Angeles Robert Kennedy, che, come ministro della giustizia del fratello presidente John. F.
Kennedy, assassinato nel 1963 a Dallas in Texas, aveva contribuito alla definizione e al varo del Civil Rights Act.
La Parks e il marito, oggetto di minacce e di angherie, impossibilitati a trovare lavoro, si tasferirono nel Michigan: lui morì nel 1977; lei, a lungo assistente del deputato Conyers - fu nel suo ufficio dal 1965 al 1988 -, divenne presenza d'obbligo a tutte le celebrazioni delle conquiste nere. Detroit che l'aveva adottata le aveva già dedicato in vita una strada e una scuola media. Lei aveva risposto creando il Rosa and Raymond Parks Institute for Self Development, dove i giovani della città imparano a divenire leader e a difendere i diritti civili e dell'uomo
"The uniform, constant and uninterrupted effort of every man to better his condition, the principle from which public and national, as well as private opulence is originally derived, is frequently powerful enough to maintain the natural progress of things toward improvement, spite both of the extravagance of government, and of the greatest errors of administration"
Adam Smith
«Era sabato mattina, festa del Succot, il cielo era di piombo. I nazisti bussarono alle porte, portavano un bigliettino dattiloscritto. Un ordine per tutti gli ebrei del Ghetto: dovete essere pronti in 20 minuti, portare cibo per 8 giorni, soldi e preziosi, via anche i malati, nel campo dove vi porteranno c’è un’infermeria» ( Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma )
16 ottobre 1943 , ore 5 e 30 del mattino, via del Portico d’Ottavia, Roma, si radunano camion e i soldati addetti alla "Judenoperation”. Contemporaneamente in altre zone di Roma : Trastevere, Testaccio e Monteverde altri soldati tedeschi su altri camion caricavano altri ebrei romani. Alle 14, la razzia è terminata.In tutto sono 1024. Di questi 207 sono bambini.
Si salvò dalla razzia solo chi era ospite delle case di vicini, di amici o chi aveva trovato rifugio in case religiose come S. Bartolomeo all'Isola Tiberina. Gli ebrei furono sorpresi dalla deportazione:meno di un mese prima ( il 24 settembre) hanno consegnato a Kappler più di 50 kg d’oro.
E poi, poi,poi … Roma è la città dove c’era il Papa, e i tedeschi non avrebbero osato ricorrere alla violenza accanto a San Pietro.
E invece .. gli ebrei vengono portati al Collegio Militare di via della Lungara, meno di un chilometro da San Pietro. Ci rimangono 30 ore e poi altri due giorni a Roma Tiburtina prima di partire per Auschwitz caricati su un carro bestiame.. Quattro giorni in cui i prigionieri vengono tenuti dai tedeschi, quattro giorni in cui non succede nulla.
Qualcosa succederà dopo: gli ebrei sapevano di andare in un campo di concentramento, sapevano che avrebbero sofferto freddo e fame ma non si aspettavano quello che in realtà è successo.( una dei mezzi più infami che i nazisti utilizzavano era di far spedire dai campi di concentramento cartoline ai parenti in cui i prigionieri dicevano di stare bene e li invitavano a raggiungerli)
Da Auschwitz tornarono in 16.
L’utilizzo di robot in ambienti domestici non ha avuto, fino ad oggi, molta fortuna. Gli unici esempi sono i cani cibernetici (Aibo,DogRobot). Ma quali sono le difficoltà che incontrano gli scienziati ( tralasciando i costi ) ?
A differenza del mondo industriale, l’ambiente domestico risulta vario e mutevole: un robot deve essere in grado di salire e scendere scale, non
inciampare nei tappeti né sbattere sui muri e sporgenze, ma anche gli
stessi oggetti possono essere spostati e occorre portare in conto le
persone che girano per la casa.
Non è quindi possibile mappare staticamente l’ambiente per i movimenti del robot. Contemporaneamente il robot dovrà interagire con uomini e dovrà quindi muoversi nel rispetto della sicurezza ( un robot può sviluppare una forza tale da procurare danni alle persone e la stessa modulazione della forza è un parametro di non facile implementazione).
Un robot che lavori in ambienti antropici non potrà operare in maniera statica e predefinita ma dovrà pianificare gli obiettivi in real-time verificando lo status quo momento per momento.
Il metodo dei campi di potenziale assegna un campo ad ogni ostacolo e obiettivo: il robot dovrà agire all’esterno dei campi di potenziale degli ostacoli (campo repulsivo) o essere attratto dal campo dell’obiettivo ( campo attrattivo).
Tutto questo andrebbe bene se schematizzassimo il robot come un punto. Ma un robot ha una propria forma ( peraltro non fissa). Esistono punti della
struttura (sporgenze, motori.) che possono essere pericolosi per un essere umano. La pianificazione delle traiettorie va quindi effettuata
in tutti i punti “critici” della struttura.
Supponendo di lasciare come vincolo principale il conseguimento di un dato compito, esisteranno più vincoli secondari secondo un ordine di priorità. In prima istanza, l’ordine può essere deciso a priori: una volta scelti i VEE, al punto a priorità minore verrà assegnata una certa traiettoria. Una volta tradotta questa traiettoria dallo spazio in tre dimensioni in termini delle variabili di giunto del manipolatore, queste diverranno vincoli secondari per il VEE successivo in termini di priorità (in pratica, grazie alla ridondanza, la soluzione per il secondo VEE si avvicinerà “quanto più è possibile” alla soluzione del primo VEE). Questo si itera fino al punto a priorità maggiore (ossia l’organo terminale che deve eseguire il compito).
Ma non è detto che l’ordine di priorità sia deciso a priori: in casi pratici può essere risolto in real-time. Un obiettivo secondario può divenire primario in caso di necessità: una parte del robot che sta per urtare contro un ostacolo impone un cambio della traiettoria per cui il movimento del manipolatore che agisce sulla sporgenza che potrebbe urtare diventa primario finché non viene superato l’ostacolo.
L’algoritmo di decisione della traiettoria avrà un obiettivo primario ( il lavoro da compiere: l’ arrivo in un punto, il trasporto di un oggetto, etc) e degli obiettivi secondari che regolano i movimenti della struttura robot. Ma come gestire un obiettivo secondario a partire da uno primario o più in generale come gestire un movimento avendo come vincolo un altro
movimento della struttura? Ricercatori dell’Università di Napoli propongono l’utilizzo della ridondanza funzionale.E’ possibile sfruttare la ridondanza per imporre come vincoli secondari traiettorie opportune ad ogni punto critico (effettori virtuali multipli,VEE ) Un manipolatore viene detto funzionalmente ridondante quando possiede un numero n di gradi di mobilità maggiore del numero r di variabili necessarie alla caratterizzazione di un dato compito.
Nel blog di ieri ci eravamo lamentati perché nella Finanziaria nono erano previste manovre strutturali.
Ieri al Senato, però, veniva approvata l’articolo 6 del decreto infrastrutture ( firmato dall’ing. Lunardi).
La norma estende le agevolazioni per le chiese cattoliche a tutti gli immobili dove si svolgono attività "connesse a finalità di culto" anche in "forma commerciale". In pratica se prima solo le basiliche non pagavano l’ICI, oggi anche scuole private, case di cura, ristoranti e foresterie appartenenti alle istituzioni cattoliche ne saranno esenti. Le altre confessioni religiose non potranno beneficiarne.
Tale norma cade nello stesso momento in cui il ministro Tremonti taglia gli emolumenti agli enti locali. Il danno stimato per l’Anci è di almeno 300 milioni di euro.
Poiché la legge che esenta le chiese dal pagamento dell’ICI è del 1993 e tale norma va estendere tale legge, i sacerdoti potrebbero ricorrere ai giudici tributari per recuperare i soldi spesi dal 1993 ad oggi. Tutto ciò si traduce in miliardi di euro che i Comuni potrebbero sborsare.
A pochi passi dal Senato, in Piazza San Pietro, Benedetto XVI bacchettava il materialismo del nostro tempo che viene definito idolatria. Intanto da parte del Pontificato continua una manovra di accerchiamento della politica italiana che per recuperare consensi elettorali regala soldi e idee alla CEI.
E' iniziato al Senato il cammino della 3613(la manovra per il 2006).
La Finanziaria paga il prezzo di una situazione economica disagiata del Paese, paga il prezzo delle dimissioni di Siniscalco, ma soprattutto paga il prezzo di una maggioranza in frantumi.
In questo contesto la manovra proposta appare come un semplice tappabuchi ( se ci riesce!) allo stato delle cose contingente ma non avvia alcuna riforma strutturale che permetta all’Italia di superare il guado. La riforma delle pensioni avviata da Pagliarini nel 1994 e solo sfiorata dai governi successivi, le misure a supporto per la riforma del TFR, l’adeguamento della legge Biagi, l’analisi dei privilegi di corporazioni protette erano compiti che un governo liberale doveva portare a termine. E questa, con molta probabilità è l’ultima finanziaria di questa maggioranza! Nel frattempo Tremonti taglia le spese a enti locali e Ministeri chiedendo di fare un sacrificio. Dall’altro lato, l’attuale opposizione critica aspramente la Finanziaria e organizza una manifestazione in piazza. Siamo convinti che qualsiasi fosse stata la manovra del Governo l’opposizione l’avrebbe stroncata. Ed è questo il gran limite dell’opposizione italiana ( peraltro derisa all’estero): una critica a priori e mai nel merito. Ci saremmo aspettati che l’opposizione che si candida ad essere maggioranza, in questo contesto, prospettasse delle misure alternative. Ma l’incertezza dei rapporti di forza all’interno dell’Unione e i principi variegati delle varie forze della coalizione suggeriscono di evitare prese di posizione. Le uniche prese di posizione sono la constatazione comune di un Governo Berlusconi che ha tradito le aspettative e il non prendere posizione. A partire da questi dati di fatto il povero elettore italiano sarà costretto ad andare al voto!
Paolo si è laureato. Paolo si è laureato splendidamente. Quando ho cominciato a scrivere sul blog, mi ero proposto di non entrare mai nel personale, poichè il blog è un piccolo sipario sul mondo non ho mai voluto privilegiare lo specifico individuale al generale. Credo che questo rimarrà un caso isolato, ma oggi ho voglia di scriverlo. Forse, perchè, volevo dimostrare a mio fratello che l'insegnamento dell'italiano ( come Paolo ha scritto nella tesi ) dovrebbe essere facoltativo e non obbligatorio nelle facoltà d'ingegneria.
Io ho vissuto il mio periodo universitario con il motto "il disegno per l'ingegnere è come la parola per l'avvocato!". Oggi, non credo che sia vero che un ingegnere non debba per forza esprimersi con il disegno, ma che possa farlo anche con le parole. Quello che è importante è che le parole nascano dalle idee. Se si parte da idee si possono esprimere con parole, disegni o quant'altro. L'importante è avere idee. Il mio blog è un espressione delle mie idee. Le idee vengono da un mix di emozioni e di esperienze. Fino ad oggi il mio blog è nato da un idea che partiva da un'emozione. Oggi,invece no, il blog nasce direttamente dall'emozione. E questa emozione volevo scriverla. Grazie Paolo, per la soddisfazione e per le emozioni che mi hai dato!
PS: Paolo è mio fratello e si è laureato ieri in ingegneria elettronica.
''Non vi e' alcun reale bisogno'' di norme che, come i ''Pacs istituiti in Francia'', potrebbero portare ad un ''piccolo matrimonio'', che ''produrrebbe al contrario un oscuramento della natura e del valore della famiglia e un gravissimo danno al popolo- tuona dal palco del consiglio permanente dei vescovi italiani il cardinale Camillo Ruini ''Il sostegno alla famiglia legittima dovrebbe essere dunque la prima e vera preoccupazione dei legislatori, ha spiegato l'alto prelato.''Nella concreta realtà italiana - ha detto Ruini - non vanno mai persi di vista, in primo luogo, il grandissimo ruolo sociale svolto dalla famiglia, qui assai piu' che in altri Paesi a noi vicini, e il contributo determinante che una famiglia autentica da' all'educazione dei figli ‘. Ancora una volta la Chiesa Italiana entra nel merito del dibattito politico italiano dimenticando lo status "laico" dello Stato Italiano. Uno Stato "laico" e che vuole essere "laico" deve essere libero da ogni ideologia e da ogni fideismo . Il suo unico scopo deve essere quello della regolazione dei rapporti tra i cittadini. Il concetto di "famiglia" illustrato da Ruini è un concetto legittimo e condivisibile da molti ma che nasce da un'ideologia specifica. Lo stato "laico", aperto a tutte le culture, non deve nascere da alcun’ideologia o fede ma occuparsi della regolazione dei rapporti tra i suoi cittadini. Nel nostro stato esistono nuclei di convivenza che vanno oltre al concetto di famiglia di Ruini. I Pacs francesi non vogliono andarsi a sostituire al matrimonio, sono puramente un contratto tra persone maggiorenni. La stessa Chiesa Italiana potrebbe beneficiare di una tale tipologia di contratti. Una comunità di suore, un gruppo di sacerdoti, un convento di frati potrebbe essere contemplato come un contratto di convivenza. Il contratto di convivenza permette di subentrare all'affitto di una casa, permette l'ottenimento della pensione di reversibilità, permette la comunicazione da parte dei medici in caso di malattia. Il ruolo della famiglia quale micronucleo della società in cui i genitori si occupano dei propri figli è da contemplare in altri contesti. La creazione di contratti sociali di convivenza, non confligge con i doveri dei genitori verso i propri figli, nè con le leggi che il Parlamento può promulgare a favore della famiglia. L'intervento di Ruini è, in questi termini, solo da interpretare come un'ingerenza e un altolà alle forze politiche a misurarsi con la Chiesa alle prossime elezioni.
I risultati elettorali in Germania danno un sostanziale pareggio tra le due coalizioni in gioco. Nel Parlamento italiano in questi giorni si sta dibattendo della riforma del sistema elettorale in senso proporzionale. In Italia,i due schieramenti italiani vedono una coalizione in leggero vantaggio ed un'altra in possibile recupero. Se andiamo, inoltre ad analizzare tutti i risultati dal 94 ad oggi notiamo che tutti gli schieramenti possibili sono in sostanziale parità. Col sistema proporzionale, a meno di grossi movimenti dell'area di centro, dal 94 ad oggi avremmo avuto maggioranze risicate. Se pure si introducessero sbarramenti al 4 o al 5 % le cose non cambierebbero molto. Gli italiani votarono SI al referendum del 1993 perchè col maggioritario pensavano di dare governabilità al Paese. Con questa legge ci sono stati ribaltoni e i Governi sono stati ostaggi di piccoli partiti ma al di là del ribaltone del 1994 chi ha vinto le elezioni è rimasto al Governo fino a fine legislatura. In questo modo gli Italiani hanno avuto modo di giudicare le coalizioni e di premiarli o di bocciarli ( come è successo finora). Qui prodest il ritorno al proporzionale? Forse solo a partiti di centro e uomini cinici e spregiudicati affamati solo dalla fame di potere ( per non dire qualcosa d'altro). A mio parere se riforma andava fatta era nella direzione di una Repubblica Presidenziale: ad oggi l'indicazione del Presidente del Consiglio non è esplicitamente indicata nelle votazioni. Una persona di riferimento nelle elezioni permetterebbe ancora di più di individuare meriti e responsabilità e agli Italiani di decidere pienamente gli uomini e i programmi di Governo.
“Atti inumani e anticristiani”, come Benedetto XVI, definisce gli attentati di Londra. Se si fa l’esegesi del testo si comprende subito il significato di “antiumano”. E’ antiumano ogni attentato all’uomo, è antiumano per un uomo uccidere un altro (altri) uomo (uomini). Ma cosa significa anticristiano? Anticristiano può avere due accezioni: 1) e’ contrario alla religione cristiana uccidere 2) è un atto contro i cristiani Due significati così diversi hanno un solo punto in comune: la distanza dei cristiani rispetto alle altre religioni. Nel primo caso affermare che l’atto dell’attentato è anticristiano significa sostenere che le religioni di derivazione cristiana non ammettono tali atti. Precisazione lapalissiana: tutti i cristiani conoscono i 10 comandamenti! Evidenziandolo, e precisandolo, implicitamente, il Papa afferma : - un cristiano non può agire in tal modo, un non cristiano (magari musulmano) si! E’ difficile credere che una figura colta ed importante come quella che rappresenta Ratzinger possa fare una tale affermazione senza averne la piena consapevolezza! E, allora occorre andare alle alla seconda ipotesi ( la più pericolosa) : “ è un attentato ai cristiani”. Ma gli attentati hanno colpito indiscriminatamente persone di tutte le religioni. E l’ipotesi di un attacco ai cristiani fa aleggiare l’incubo di nuove Crociate. Giovanni Paolo II è stato un uomo di Pace e di dialogo, è come tale ha messo prudenza nei suoi interventi: il terrorismo, le guerre si combattono nel rispetto delle diversità e un uomo di Pace deve spegnere i fuochi e non accenderli! Istigare, è quello si , anti-cristiano
Gli italiani perdono l'opportunità di ritornare a essere un paese moderno. Ora aspettiamo solo un Giordano Bruno che venga bruciato a Campo de' Fiori AUSTRIA: una legge del 1992 ammette sia la fecondazione artificiale tra coppie sposate o conviventi (non single o gay) sia quella eterologa, ma in questo caso non quella in vitro. Non sono consentiti l'inseminazione post mortem e l' utero in affitto. E' inoltre ammesso l'accesso ai dati del donatore. BELGIO: e' ammessa la fecondazione eterologa tra coppie sposate, conviventi o donne single basta una dichiarazione scritta dove si dichiara di assumere la responsabilita' genitoriale del nascituro. E' permessa la crioconservazione e la diagnosi preimpianto. I medici hanno adottato un codice di autoregolamentazione, in base al quale, ad esempio, si impegnano a non trasferire piu' di un embrione per ciclo di fecondazione in vitro. FRANCIA: la legge del 1994 stabilisce che solo le coppie sposate o conviventi da almeno due anni possono accedere all'inseminazione artificiale. Non e' ammesso l'utero in affitto. I componenti la coppia inoltre devono essere entrambi in vita. E' ammessa l'inseminazione artificiale con donatore solo quando la procreazione assistita all'interno della coppia non abbia avuto successo. GERMANIA: la legge del 1990 ammette l'inseminazione omologa e eterologa solo per le coppie sposate. La fecondazione in vitro e' ammessa solo se omologa. L'articolo uno della legge vieta di trasferire nel corpo di una donna piu' di tre embrioni per un ciclo di inseminazione. Non sono ammessi l'inseminazione post mortem e l'utero in affitto. E' proibita la diagnosi preimpianto. GRAN BRETAGNA: la legge del 1990 consente sia l' inseminazione omologa che eterologa a coppie sposate o conviventi e a donne singole. La legge del 1990 ammette l'utero in affitto, purche' non ci sia passaggio di denaro. Gli embrioni congelati possono essere utilizzati solo se entrambi i potenziali genitori sono d'accordo. Due e' il numero massimo di embrioni che si possono trasferire durante la fecondazione in vitro. SPAGNA: l'accesso all'inseminazione artificiale, sia omologa che eterologa, e' consentita alle coppie sposate, conviventi, nonche' singole purche' vi acconsentano in modo libero e cosciente. E' possibile l'uso scientifico degli embrioni ma i genitori dovranno autorizzare per iscritto questo uso. La prima legge che regola la materia e' del 1987. Il numero di embrioni che si possono trasferire e' quello scientificamente piu' adeguato ad assicurare la gravidanza. SVEZIA: e' ammessa l'inseminazione omologa e eterologa per le coppie sposate o conviventi ma e' vietato il ricorso al seme di donatori anonimi. La fecondazione in vitro e' ammessa solo con il seme della coppia, che deve essere sposata o convivente. Non e' ammesso l'utero in affitto.
Di Fini sappiamo tutto. Ad esempio di come , con una decisione discutibile , per reazione al fatto che gli venne impedito di entrare in un cinema dove si proiettava un film "Yankee" , aderì al MSI. Discutibile perche davanti ad un compotamento censorio ed antiliberale , lui avrebbe dovuto aderire ad un partito appunto Liberale... Il fatto che Fini , in questi giorni , abbia preso una coraggiosa scelta a favore del voto ai referendum , non mi stupisce. Infatti , sull'intelligenza dell'uomo penso non ci siano dubbi. Egli quindi , sa che a favore di una visione Laica non c'è solo la Sinistra , ma anche una grande parte della Destra.... Quindi , che la Laicità è trasversale , e questo lo si è visto nel corso dei due referendum , sul divorzio e sull'aborto. Ora , il vedere la classe politica di centro dx , da FI all'UDC , fino alla Lega , su posizioni favorevoli al non voto , ha evidentemente fatto squillare un campanello al suo orecchio... Gli elettori di FI , gli elettori della Lega , sono tutti bigotti , o comunque se non tali , esenti da qualsiasi pensiero critico su ciò che dice il Vaticano ? Chiaramente , Fini ha capito che non è così... Le contraddizioni : il suo Partito , che dissente a larga maggioranza (di deputati e senatori )... Comunque , è innegabile che Fini ha scavalcato a sx Forza Italia.... Il partito di Berlusconi era il principale deputato a recepire istanze Laiche e Liberali , se non altro perchè il suo Leader proclama continuamente la matrice "Liberale " del suo partito.... Ma sull'argomento (legge 40) , tuuto tace da F.I...... Fini si fa avanti come futuro Leader Liberale ?.......... Vedremo Italo Borsoi La mia unica preoccupazione è che la leadership di Fini venga messa in discussione: un leader deve dettare le linee ma deve fare in modo da essere seguito. Il suo strappo rischia di essere lacerante all'interno del partito e creare una diaspora tra lui ( e i suoi seguaci) e il resto del partito. Il rischio per i liberali di destra italiani è che dopo aver trovato finalmente un leader di valore ( come Chirac, De Gaulle , etc) si ritrovino in balia della vecchia destra sociale, corporativa, protezionista , illiberale. Al di là di questi discorsi, va detto che il suo gesto è stato importantissimo e fondamentale per chi crede che la destra deve essere liberale. Il suo pronunciamento va ben oltre la svolta di Fiuggi: era più facile abbandonare l'MSI per fare un partito moderno visto che lo chiedeva l'intera nazione, ben più arduo in questa Italia mettersi contro il Vaticano. Fini lo ha fatto, W Fini Pierluca Pierro www.pierlucapierro.it Forum radicale , 10 giugno 2005
CALCIO, MARADONA E' ARRIVATO A NAPOLI Stavolta è stato di parola. Diego Armando Maradona è arrivato a Napoli poco dopo le 11.40 a bordo di un volo di linea Alitalia proveniente da Milano Malpensa. Per Maradona si tratta del ritorno a Napoli dopo un'assenza di 14 anni. Lasciò la città dopo la positività al doping. Polo blu, aspetto disteso, Maradona è sceso dall'aereo con accanto la figlia minore Gianina
Invia cartoline referendarie attraverso: http://www.lucacoscioni.it/appello/ecard.php
Come ipotizzabile già da 3 mesi, la finale dei play-off per l'accesso alla serie B sarà tra l'Avellino ed il Napoli. Le due Campane hanno infatti superato le due prime avversarie ed accedono alla finale. Il Napoli arriva alla finale forte degli ottimi risultati ottenuti con Reja ( buon ultima la facile vittoria sulla Sambenedettese ). L'Avellino arriva alla finale cercando di bissare la vittoria in campionato (che ha provocato l'unica sconfitta dell'era Reja). A favore dei lupi gioca anche il fattore campo : la seconda partita si giocherà ad Avellino. Il Napoli cercherà di contrapporgli i settantamila del San Paolo. La finale avrà quindi un esito non scontato, vincerà chi riuscirà a dimostrare più determininazione e magari avrà un pizzico di fortuna in più. Ciò che dispiace è che la finale contrapporrà due squadre entrambe meritevoli del passaggio e due squadre legate da antichi rapporti di amicizia.
''Siete impegnati ad illuminare le scelte dei cattolici e di tutti i cittadini circa i referendum ormai imminenti sulla procreazione assistita''. E' quanto ha detto Benedetto XVI parlando ai vescovi italiani riuniti in Vaticano per l'assemblea generale della Cei, ribadendo la difesa della vita e della famiglia. Il caro Papa tedesco nel fervore delle sue idee, ha dimenticato che spingere i vescovi e i pastori a influenzare le scelte politiche di un paese contravviene ai patti raggiunti con l'Italia. L'articolo 1 della Legge 25 marzo 1985, n. 121: Ratifica ed esecuzione dell’accordo con protocollo addizionale, firmato a Roma il 18 febbraio 1984, che apporta modifiche al Concordato lateranense dell'11 febbraio 1929, tra la Repubblica italiana e la Santa Sede recita : "La Repubblica italiana e la Santa Sede riaffermano che lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani, impegnandosi al pieno rispetto di tale principio nei loro rapporti ed alla reciproca collaborazione per la promozione dell'uomo e il bene del Paese." Cioè, entrambi i paesi, nel rispetto della loro amicizia si impegnano a non interferire nel governo l'uno dell'altro. Cosa direbbe il Papa se il Governo italiano prendesse posizione sulle leggi che governano lo Stato Vaticano, o ancor peggio che facesse pressione sul popolo del piccolo Stato affinchè venga modificato il codice legislativo vaticano? Io personalmente, spero che il Governo, il Ministro degli Esteri, o la Presidenza della Repubblica, prenda posizione per ricordare ai nostri vicini i Patti che gestiscono i nostri rapporti.
ROMA - L'accusa è quella di ordire un "piano". Di voler intervenire sulla legge sull'aborto dopo il referendum sulla procreazione assistita, magari dopo aver incassato il successo dell'astensionismo. E le uscite di autorevoli esponenti della Cdl sull'ipotesi di rimettere mano alla 194 sarebbero la conferma di quel piano. Prima Maurizio Gasparri, poi il ministro della Salute Francesco Storace che predica cautela ("Non è il momento") ma avvisa che ci saranno "verifiche sui consultori", per finire col sottosegretario agli Affari sociali Maria Grazia Sestini che parla di una legge "in parte tradita perché non doveva favorire l'aborto ma la maternità". Ce n'è abbastanza per provocare una levata di scudi generale che fa virare lo scontro politico sul referendum del 12 e 13 giugno in tutt'altra direzione. "Hanno gettato la maschera" insorge il fronte del Sì. La sinistra si mobilita, ma il tasto dell'aborto mette in allerta anche pezzi della maggioranza. "Piano piano la verità viene a galla - afferma Emma Bonino - gli avversari del referendum puntano a rimettere in discussione la legge sull'aborto per tornare alla sua criminalizzazione". Anche per il leader del Prc Bertinotti, che invita l'Unione a una moratoria per parlare solo di referendum fino al 12 giugno, "si stanno mettendo in discussione le grandi conquiste di civiltà". E in trincea non scende solo la sinistra, non solo Barbara Pollastrini dei Ds o la verde Luana Zanella ("Bisogna dare un segnale chiaro ai venti reazionari"). Protesta anche Chiara Moroni del Nuovo Psi: "Il retropensiero è quello di andare a toccare la 194, ma quella legge è intoccabile". Mentre la Quercia, con Livia Turco, prova ancora a stanare Rutelli: "Capisco l'astensionismo della Chiesa, ma non quello di Berlusconi e Rutelli, che mi sa molto di opportunismo". Certo è che non si respira una buona aria, a sentire il ministro Stefania Prestigiacomo. "Purtroppo, nel centrodestra stanno emergendo delle posizioni integraliste preoccupanti, perché gli attacchi che ho subito per le mie posizioni sono stati eccessivi e talvolta subdoli e beceri" dice riferendosi alla gossip che l'ha coinvolta di recente. Ma lo stesso governo del quale la convinta referendaria fa parte è tornato a difendere a Montecitorio l'impalcatura della legge sulla fecondazione. Lo ha fatto il ministro Giovanardi, affermando che in quest'ultimo anno "non vi è stata alcuna diminuzione statisticamente rilevante della probabilità di successo della procreazione assistita". Ma in tutta Italia si moltiplicano le iniziative in favore del sì, come pure quelle astensioniste di matrice cattolica, a due settimane dalla chiusura della campagna. I Radicali terranno oggi una "manifestazione itinerante" che toccherà luoghi simbolici come la sede della Margherita e la residenza di Berlusconi. Uomini della cultura e dello spettacolo, da Biagi a Curzi, dalla Fracci a Fazio firmano l'appello dell'associazione Articolo 21 contro la "censura mediatica", altri si alternano nello sciopero della fame avviato da un gruppo di scienziati. Censura che non esiste, a sentire il ministro della Comunicazioni Landolfi. "Voterò quattro sì ma gradirei meno appelli" confessa lo scrittore Andrea Camilleri. Tra una dibattito e l'altro scoppia anche qualche incidente diplomatico: "Talassemici e mongoloidi non devono più nascere", aveva detto a Porta a Porta il professore Severino Andreoli sostenendo le ragioni del sì. "Parole lesive della dignità dei nostri familiari" insorge l'Unione italiana down. da Repubblica(27 maggio 2005)
C'è una domanda che molti credenti mi pongono, quando mi capita di parlare in queste settimanesulle tematiche referendarie: se per la Chiesa l'embrione è un essere umano (o addirittura, come si esprimono alcuni, una persona), come mai non si preoccupa dei tanti embrioni che vengono naturalmente eliminati nel processo di sviluppo, per impartire loro i sacramenti della salvezza, che sono previsti per gli esseri umani? Perché non studia per essi una qualche forma di funerale cristiano? Perché - soprattutto - non si preoccupa di impartire ad essi una qualche forma di Battesimo, per garantirne la salvezza? Facciamo intanto un po' di chiarezza tra termini che in queste settimane vengono confusi come equivalenti, ed equivalenti non sono: essere umano, individuo, persona. Quando un essere umano (cosa che certamente un embrione, anche in fase inizialissima, è, nel modo di essere proprio di un embrione, cioè quello di un principio di vita umana) diventi anche un individuo, è questione su cui la scienza può utilmente dire la sua. In-dividuo è infatti ciò che non può essere diviso: certo non è un individuo l'embrione nelle prime fasi, quando può ancora essere soggetto a divisione per dar vita ai gemelli omozigoti. Che razza di individuo sarebbe quello che poi si scopre che in realtà erano due? La verità è che non erano né uno né due in-dividui, ma era un embrione allo stadio iniziale, un essere umano allo stadio iniziale, ancora indeterminato quanto alla sua individualità. Diverso ancora è il tema dell'essere-persona, su cui mi limito a rinviare a questo mio scritto, dove determinante diventa il requisito della intelligenza e volontà libera (tanto per dirla con un eretico miscredente di nome Giovanni XXIII, che così definisce la persona nella Pacem in Terris). Ma vengo al punto: se la Chiesa dice che l'embrione è un essere umano (secondo me a ragione: lo dice chiunque, nel senso precisato sopra), e qualcuno si spinge perfino, in essa, a definirlo persona (errando contro i suoi stessi principi, invece: e infatti in nessun luogo il magistero si è spinto esplicitamente a tanto), come mai non ne trae tutte le conseguenze e non si preoccupa di salvarne l'anima attraverso i sacramenti, e in particolare non si preoccupa di impartire a tutti gli embrioni una qualche forma di Battesimo, sacramento che è il presupposto stesso dell'appartenenza alla Chiesa e dell'essere cristiano? Come spesso accade, è la domanda ad essere sbagliata. La domanda infatti ha un senso solo all'interno di una concezione del battesimo che ha poco o niente a che fare col Battesimo predicato e praticato nel Vangelo, e con quello predicato e praticato dalla stessa Chiesa, fino alla controriforma. Il Battesimo, proprio in quanto sacramento di incorporazione della persona alla Chiesa, e di sua adesione al cristianesimo, presupponeva (e bisognerebbe dire: presuppone, ancora oggi, in base alla sua natura teologica) una persona capace di intendere e di volere, e di esprimere consapevolmente la sua adesione al Simbolo della fede, al Credo. Il Battesimo, infatti, come sacramento della iniziazione cristiana, veniva impartito ai catecumeni adulti e consapevoli, dopo un attento, e spesso lungo, cammino di preparazione e maturazione. E' solo con la Controriforma che il Battesimo cambia natura, e diventa ciò che - in buona sostanza - è ancora oggi per noi: non più il sacramento di iniziazione e di ingresso nella Chiesa, attraverso cui il catecumeno pubblicamente aderisce al Credo e diventa membro della Chiesa, accogliendo in sé lo Spirito Santo; piuttosto il sacramento del reclutamento d'ufficio alla Chiesa, motivato col fatto (nuovo anche questo, instaurato con la controriforma) che solo facendo parte della Chiesa (e dunque solo col Battesimo) ci si può salvare. Ecco allora che l'aspetto relativo alla libera e convinta adesione della persona diviene irrilevante, per far prevalere l'oggettiva necessità di battezzare tutti, il più possibile, a prescindere dalla loro volontà. E' in questa fase che si inizia a battezzare i neonati, inculcando nei fedeli e nel clero di base e in buona fede un'ansia sempre più paranoica sulla necessità di impartire il battesimo subito, il più presto possibile. Paranoia che troverà il suo apice, ad esempio, in alcune pratiche del XIX secolo, quando la Chiesa (all'epoca contraria al parto per taglio cesareo, con la solita motivazione: non è naturale), si preoccupava di avere la precedenza (letteralmente) sull'ostetrica, per consentire al prete di entrare nella donna per battezzarne il feto, prima che questo morisse (con quali conseguenze per la salute della sfortunata partoriente, è facile immaginare). Funzionali al sistema teologico voluto dalla controriforma erano, da un lato, il concetto teologico di limbo, dall'altro il nuovo sacramento della Cresima o Confermazione. Il concetto di limbo serviva a rendere per così dire plasticamente l'idea del crudele destino che sarebbe stato riservato ai non battezzati incolpevoli: né salvi né dannati. Il nuovo sacramento della Cresima (non a caso chiamato anche Confermazione, nel senso di rinnovamento e confermazione esplicita e consapevole da parte dell'adulto delle promesse battesimali) serviva a creare comunque un nuovo momento sacramentale in cui la consapevolezza di un'adesione alla fede, che era stata privata del suo luogo proprio sacramentale, il Battesimo, potesse trovare espressione. E' evidente come questa impalcatura teologica non possa che portare alle aporie segnalate dalla domanda iniziale: coerenza vorrebbe che si proceda in ogni caso quanto meno al Battesimo di tutti gli embrioni, prima che possano, per cause naturali o no, morire. In realtà, anche se molti vorrebbero farlo dimenticare, c'è di mezzo il Concilio Vaticano II, che tra le altre cose innovò proprio su due punti essenziali a questo proposito: abolendo la dottrina del limbro; innovando (sarebbe più corretto dire: tornando alle origini) quanto alla dottrina della salvezza. La costruzione teologica del limbo viene negata e riconosciuta nella sua inconsistenza teologica: salvezza o dannazione, questo è il destino ultraterreno dell'uomo. La salvezza, poi, di cui la Chiesa - voluta a questo scopo da Cristo - è lo strumento principale, può essere tuttavia attinta da ciascuno per vie diverse e misteriose, anche al di fuori di essa. E' evidente allora che una corretta ed ortodossa considerazione della dottrina conciliare risolve il problema: la salvezza è il dono che per vie misteriose e personali Dio riserva all'uomo, ad ogni uomo. E il Battesimo, liberato dalla sua paranoica considerazione di presupposto oggettivo della salvezza, può, anzi, deve tornare ad essere ciò che era in origine, il sigillo dell'adesione personale e consapevole al patto tra il singolo, individuo e persona, e Dio. Semplice, in fondo. Magari per alcuni - ad esempio tra le gerarchie ecclesiastiche - troppo semplicemente e teologicamente evangelico, per risvegliare il loro interesse, sedotti come sono dai prediletti atei devoti, che a queste cose, così profondamente (e per loro: fastidiosamente) religiose, non riservano alcun interesse.
Un sabato pomeriggio, 13 anni fa, una bomba sull'autostrada, stroncava la vita di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro. 'Fu un giorno drammatico che fece avvertire a tutto il paese quanto fosse indispensabile contrastare con determinazione una criminalita' violenta che per la tutela dei suoi multiformi interessi era pronta a colpire chi piu' si era impegnato nell'imporre il rispetto dei principi di giustizia e legalita' ( Azeglio Ciampi)
NAPOLI, 21 maggio 2005 - La Lottomatica Posillipo ha vinto l'Eurolega (coppa dei Campioni) di pallanuoto battendo nella finale della Final Four i campioni ungheresi dell'Honved (mezza nazionale ungherese, cinque scudetti di fila dal 2001 a oggi) per 9-8 ai tempi supplementari. È la terza volta che il Posillipo vince il prestigioso trofeo continentale, dopo i successi del '97 e del '98. Al terzo posto si è classificata la Pro Recco, che ha battuto 10-7 lo Jug di Dubrovinik. Con la vittoria di stasera, ottenuta proprio a Napoli, la Lottomatica Posillipo ha cancellato in parte l'amarezza per la sconfitta in gara 5 nel campionato italiano, con lo scudetto andato proprio al Savona. Nei supplementari a Di Costanzo replica Marton Szivos, poi a decidere è l'encomiabile Stritof (autore di un finale di stagione da incorniciare) a -1'08", con una saetta dalla sinistra. Alla fine, i 4.000 della piscina Scandone intonano prima "We are the champions" e poi "O surdato 'nnammurato". "È un risultato molto prestigioso - ha detto l'allenatore dei partenopei Pino Porzio dopo la partita - anche per il modo in cui abbiamo vinto, grazie al carattere. Sono orgoglioso di questi ragazzi che non hanno mollato mai in campionato, così come in Coppa. Gli ungheresi sono la formazione più forte in assoluto, ricca di esperienza e campioni: noi però volevamo vincere, rispettavamo gli avversari, ma senza soggezione. E così siamo riusciti a batterli".
ROMA - Undici pazienti sud-coreani, affetti da lesioni del midollo spinale, diabete giovanile o immunodeficienza, hanno pronto in laboratorio il loro pacchetto di cellule staminali "di scorta", ottenute tramite clonazione. E' la prima volta che un gruppo di scienziati si spinge tanto avanti, generando in provetta staminali con nome e cognome, personalizzate per dei singoli malati. Nel 2004 lo stesso team di ricercatori di Seul era riuscito a ricavare cellule staminali da un embrione umano di nemmeno una settimana. Ma allora si era trattato di un esperimento "anonimo", svolto solo per convalidare la tecnica. Questa volta, almeno in teoria, le cellule ricavate sarebbero pronte per la cura. In realtà gli scienziati hanno annunciato una pausa di riflessione. Non faranno ulteriori passi concreti prima di aver calcolato con attenzione i pro e i contro del loro filone di ricerca. L'utilizzo di cellule clonate in laboratorio come veri e propri pezzi di ricambio per il corpo umano è infatti tema complesso dal punto di vista medico ed esplosivo da quello etico. La notizia che appare domani sulla rivista Science ha già suscitato un vespaio di commenti in ambiente accademico. Gerald Schatten dell'università di Pittsburgh, consulente del team sud-coreano, parla addirittura di un "dovere morale" nel proseguire questo tipo di ricerca, "che promette di combattere disastrose malattie e di annullare gli effetti di terribili incidenti". E Rudolf Jaenisch del Massachusetts Institute of Technology fa notare: "Qualcuno sarà felice per l'esito dell'esperimento, qualcun altro disperato. Ma una cosa è certa: questa tecnica comincia a diventare efficiente". Dalle cellule staminali, in un futuro purtroppo non ancora immediato, ci si attende una possibile cura per diabete, lesioni del midollo spinale, morbo di Parkinson, postumi dell'infarto, immunodeficienze. I dubbi di tipo etico sollevati dalla tecnica della clonazione per scopi terapeutici - che prevede la creazione di un embrione e la sua distruzione dopo 4-6 giorni di vita per ricavarne le cellule "di ricambio" - hanno portato molti paesi del mondo a impedire o limitare fortemente la ricerca sulle staminali embrionali. Non è un caso che l'esperimento di Science arrivi dalla Corea del Sud. In Cina e nel sud-est asiatico i vincoli legali sono infatti più blandi che in occidente. I ricercatori dell'università di Seul, guidati dal veterinario e biologo Woo Suk Hwang, hanno raccolto 185 cellule uovo umane da 18 donatrici volontarie. Ne hanno estratto i cromosomi e al loro posto hanno inserito il materiale genetico degli undici pazienti, prelevato da una normale cellula della pelle. La cellula uovo con il nuovo Dna ha cominciato a comportarsi come se fosse stata fecondata da uno spermatozoo. Ha dato vita a un embrione che dopo 4-6 giorni ha raggiunto lo stato di blastocisti con circa 150 cellule al suo interno, fra cui le preziose staminali. Estratte e fatte moltiplicare in laboratorio, queste cellule sono state trasformate in tessuto delle ossa, dei muscoli e della pelle. Essendo dirette eredi degli undici pazienti (contengono in toto il loro Dna) non ci si aspettano problemi di rigetto al momento del trapianto. I ricercatori dell'università di Seul, guidati dal veterinario e biologo Woo Suk Hwang, hanno raccolto 185 cellule uovo umane da 18 donatrici volontarie. Ne hanno estratto i cromosomi e al loro posto hanno inserito il materiale genetico degli undici pazienti, prelevato da una normale cellula della pelle. La cellula uovo con il nuovo Dna ha cominciato a comportarsi come se fosse stata fecondata da uno spermatozoo. Ha dato vita a un embrione che dopo 4-6 giorni ha raggiunto lo stato di blastocisti con circa 150 cellule al suo interno, fra cui le preziose staminali. Estratte e fatte moltiplicare in laboratorio, queste cellule sono state trasformate in tessuto delle ossa, dei muscoli e della pelle. Essendo dirette eredi degli undici pazienti (contengono in toto il loro Dna) non ci si aspettano problemi di rigetto al momento del trapianto. Ma prima di passare a questa fase occorre risolvere almeno due importanti problemi: cosa fare se la malattia da curare è una malattia genetica, le cui origini sono da rintracciare proprio nel Dna del paziente? In questo caso il difetto si propaga anche alle cellule "di scorta" ed occorre intervenire sui cromosomi, correggendone il danno, prima del trapianto sulla persona malata. Operazione tutt'altro che semplice. Inoltre gli scienziati non padroneggiano del tutto le tecniche per trasformare una cellula staminale (al primo grado di evoluzione, ancora incapace di svolgere una funzione concreta) nel tipo di tessuto desiderato: muscolo cardiaco, tessuto neurale, osso o pelle. A volte i risultati ottenuti in questo senso sono stati solo temporanei, e c'è il rischio che una volta iniettate nel corpo del paziente le ex cellule staminali, costrette a diventare adulte e lavoratrici, decidano di incrociare di nuovo le braccia. Ma c'è un punto su cui gli scienziati di Seul possono gridare senz'altro al successo: l'efficienza del processo di clonazione. Nell'esperimento del febbraio 2004 erano stati necessari circa 200 ovociti, i cui nuclei erano stati rimpiazzati da altrettanti nuclei di cellule somatiche (pelle o altri tipi di cellule adulte) e un solo embrione aveva raggiunto lo stadio di blastocisti. Questa volta invece, grazie a tecniche di laboratorio più raffinate, dalle 185 cellule uovo clonate sono stati ottenuti 31 embrioni, cioè quasi tre per ciascun paziente, con un tasso di efficienza dieci volte superiore rispetto a poco più di un anno fa.
Con una mossa a sorpresa Gianfranco Fini spiazza tutti e annuncia che voterà 3 si ai referendum sulla procreazione. Il suo annuncio apre un dibattito all'interno della CdL e i vetusto-clericali salgono sul piedistallo. Il post-democristiano oscurantista Giovanardi,dai suoi scuri occhiali,sprizza maledizioni accusando Fini di essere il nuovo Zapatero. E proprio nello stesso giorno, il neo-Zapatero annunciava che l'Italia avrebbe abbandonato l'Iraq a febbraio 2006. Ancora una volta i clericali dei due poli dimostravano di essere la vera forza di conservazione del Paese. Fini , d'altro canto, compie un altro passo importante verso la modernizzazione della destra. Occorrerà , però vedere se il carisma di Fini riuscirà a convincere i più riottosi del suo partito.
Nella tarda serata di ieri sera ( 1 maggio) in rete è comparso il rapporto sulla vicenda Calipari. I punti caldi della vicenda quali il nome del soldato che aveva aperto il fuoco sulla Toyota sulla quale viaggiavano Calipari e la Sgrena e dell'agente segreto italiano ferito venivano secretati. Il documento del tipo pdf presenta delle macchie sui punti coperti da omissis. Ma basta semplicemente ricopiare il testo (macchie nere incluse) su un documento word e si leggono le frasi e le parole nascoste. E' difficile credere che gli americani potessero fare un errore del genere. La domanda da porsi è allora, perchè utilizzare un sistema di questo genere per rendere disponibili delle informazioni che andavano mantenute riservate? ( ricordiamo che al momento l'identità dell'agente segreto italiana era stata mantenuta segreta)
È il 29 aprile 1990. Il Napoli batte la Lazio al San Paolo con un colpo di testa di Baroni e vince il secondo scudetto. Da quel 29 aprile sono trascorsi esattamente quindici anni. Di quel Napoli non esistono che immagini e splendidi ricordi. In un progressivo ridimensionamento, quel club è passato dalla vendita dei gioielli di famiglia (Ferrara, Zola e Cannavaro) al fallimento. Da quel 29 aprile, Napoli non ha più vissuto giorni di festa: solo la conquista della Supercoppa italiana contro la Juventus, quattro mesi dopo; la qualificazione in coppa Uefa con Lippi, nel 1994, ed il ritorno in serie A nel 2000 con Novellino. Obiettivi di volta in volta sempre meno prestigiosi a dimostrazione di una mortificante descalation. «Solo quindici anni fa... Eppure mi sembra un secolo - osserva Corrado Ferlaino -. Fu un giorno bellissimo. Oggi, provo rabbia nel vedere il Napoli in C. Colpa del Palazzo che ha usato due pesi e due misure: per il Napoli non è stata trovata una soluzione come poi è successo con la Lazio. Auguro al Napoli di rivivere quanto prima un 29 aprile 1990». Al fianco di Ferlaino, due preziosi collaboratori: Luciano Moggi e Giorgio Perinetti. «Quel trionfo rappresenta uno dei miei successi più belli - dice Moggi -. Bello per la vittoria e bello per l’atmosfera che si respirò in città prima e dopo l’evento. Napoli riavrà una squadra all’altezza del suo passato grazie ad Aurelio De Laurentiis». Dai protagonisti fuori del campo, a quelli che furono definiti gli «eroi azzurri»: si imposero al fianco di Maradona e Careca. Alla guida di quel Napoli ci fu Albertino Bigon. «Quel 29 aprile rimarrà una data indelebile della mia vita - ricorda il tecnico -. I tifosi ci scortarono da Soccavo sino al San Paolo: un tripudio, qualcosa di esaltante. Solo Napoli è in grado di regalare certe emozioni. Dopo la vittoria, vi rimasi per un’altra decina di giorni: impossibile camminare in città. Abbracci, pacche sulle spalle, autografi. Una generosità ed un affetto ineguagliabili». Ferrara e Zola, ovviamente dopo Maradona e Careca, furono tra i principali protagonisti di quella meravigliosa avventura. «Il Napoli confermò la striscia positiva: scudetto del 1987, poi, un secondo posto, Coppa Uefa nel 1989, bis tricolore nel 1990. Fummo simpatici a tutti quando vincemmo il primo scudetto, un po’ meno in occasione del secondo. Alcuni giorni fa, Galliani ha parlato di scudetto rubato: gli rode ancora quella sconfitta. Dopo quanto accadde ad Alemao a Bergamo, il Milan fece cambiare il regolamento sulla sconfitta a tavolino». Zola si tuffa nel passato: «Vivessi cento anni, non dimenticherei quel giorno. Il gol di Baroni, i cori, la festa finale con il San Paolo a urlare la sua gioia. Emozioni uniche che solo Napoli sa regalarti. Galliani ha detto che fu uno scudetto rubato? A distanza di anni gli brucia ancora quella sconfitta. Auguro ai napoletani di poter rivedere quanto prima la loro squadra a grandissimi livelli». Baroni e Corradini in poche parole condensano i loro meravigliosi ricordi. «Il mio fu il gol della vittoria, fu il gol-scudetto - dice Baroni - Sono orgoglioso di aver fatto parte di quel Napoli». «Era un Napoli fortissimo - afferma Corradini -. Quel 29 aprile ha rappresentato uno dei giorni più felici della mia vita». VITTORIO RAIO, Il Mattino, 29 aprile 2005
ROMA - Chi offende il cattolicesimo va punito con una pena non superiore a quella prevista per le altre religioni. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo l'art.403 del codice penale nella parte in cui stabilisce un trattamento sanzionatorio piu' severo per le offese alla religione cattolica rispetto alla diminuzione della pena disposta dall'art. 406 per le offese contro altri culti ''ammessi'' nello Stato italiano. Il caso dinanzi alla Consulta e' stato sollevato dal Tribunale di Verona nel corso di un processo a carico di Adel Smith, il presidente dell'Unione musulmani d'Italia che nel corso di una trasmissione televisiva aveva usato parole ingiuriose nei confronti della Chiesa cattolica, del Papa, e del card. Biffi
«Quando ho visto che la ghigliottina si avvicinava a me, ho detto al Signore, 'Dio risparmiami questo ', ma evidentemente in questa situazione il Signore non mi ascoltava». Così il Papa questa mattina ai connazionali tedeschi nel corso dell'udienza nell'aula Paolo VI, spiegando - «senza violare il segreto», ha precisato - alcuni retroscena del Conclave. Benedetto XVI ha parlato poprio di «ghigliottina», intendendo per questa l'immane fatica e peso che l'avrebbe atteso se fosse stato eletto papa.
Primo schiaffo a Ratzinger/ La Camera dei Deputati spagnola dà l'ok alle nozze tra gay Non sono passati nemmeno due giorni dall'elezione di Benedetto XVI che l'ex cardinale Joseph Ratzinger deve incassare il primo schiaffo. La camera dei Deputati spagnola ha infatti approvato il progetto di legge sul matrimonio tra gli omosessuali. Una iniziativa che ravviverà inevitabilmente la polemica con la Chiesa Cattolica soprattutto dopo l'arrivo al Soglio Pontificio di un Papa considerato conservatore. Il risultato della votazione ha fatto registrare 183 sì, 136 no e 6 astensioni. Hanno votato contro il PP (il Partito Popolare), l'Unión Democrática de Catalunya, L'unione democratica di Catalogna e il PNV il partito nazionalista Basco. L'approvazione definitiva del progetto, dopo la consultazione al Senato prevista per il mese di giugno, farà quindi diventare la nazione iberica il terzo Paese insieme a Olanda e Belgio nel quale sarà possibile celebrare le nozze tra gay. Si attendono ora le reazioni della Santa Sede. Ratzinger infatti "antico guardiano della dottrina della Fede" aveva più volte ricordato come le nozze tra individui dello stesso sesso stanno rovinando il concetto sacro di matrimonio e lesionando l'identita sociale in Europa. "Se il nuovo Papa è intenzionato a rilasciare qualche dichiarazione - ha affermato il primo ministro Josè Luis Rodriguez Zapatero - sono preparato a rispettare la sua opinione". "Una delle garanzie della democrazia è la libertà religiosa - ha continuato il premier - la libertà d'opinione, di libertà, del portare avanti un progetto politico con il voto dei cittadini. Questa è la grandezza della democrazia". Con l'approvazione di questa legge, che deve essere ora ratificata dal Senato per tornare alla Camera Bassa, viene inoltre riformato il Código Civil il Codice Civile. La rivolucion iberica assegnerà così alle unioni tra gli omosessuali lo stesso trattamento giuridico degli eterosessuali. Con la possibilità di adottare minori. "E' una svolta molto importante non solo per quanto riguarda la storia dei diritti umani - ha dichiarato Gaspar Llamazares il leader della Izquierda Unida, - ma anche per la corrente laicista del nostro Paese". "E' un giorno storico per tutti i cittadini che credono fortemente nell'uguaglianza - ha affermato la signora Beatriz Gimeno presidente de la Federación Estatal de Lesbianas, Gays y Transexuales - una vittoria di chi crede nella giustizia e nello stato di diritto". Cosa prevede il progetto nel dettaglio? Riconosce alle coppie omosessuali che si vogliono sposare i diritti di adozione e i trattamenti per la pensione e l'eredità anche se l'esecutivo di Madrid ha assicurato che l'istituzione del matrimonio non sarà minacciata. La maggior parte dei sondaggi dell'opinione pubblica ha mostrato in ogni caso che l'iniziativa può contare sul sostegno della maggioranza degli spagnoli. L'approvazione per via parlamentare non elimina tuttavia le polemiche che saranno alimentate dai movimenti per l'unione delle famiglie, dai gruppi religiosi e dai conservatori. Il gruppo Foro Español de la Familia, ad esempio, ha presentato un'iniziativa promossa da ben 500mila firme contro le nozze gay e soprattutto contro l'adozione di minori. Un punto che ha suscitato numerose polemiche. Il progetto di legge prevede infatti la riforma del codice civile degli articoli 44 e 175 che precedentemente definiva il matrimonio come "unione sacra tra un uomo e una donna" e regolamentava l'adozione di minori concessa esclusivamente "a un uomo e una donna uniti dal sacro vincolo del matrimonio". Andrea Pressenda Affari Italiani, 21 aprile 2005
NEWS ALERT - RSS ANSA ABBONATI ANSA SUL TELEFONINO ANSA INTERNATIONAL NEWS » Top News » Italia » Mondo » Sport » Calcio » Economia e Finanza » Cultura e Società » Scienza » Internet » Spettacolo » Moda » Musica » Cinema • Regioni SPECIALI LO SPECIALE SUL CONCLAVE LE FOTO DEI KENNEDY DOWNLOAD CALENDARIO ANSA 2005 BERLUSCONI: ACCETTO LA SFIDA DI FARE UN NUOVO GOVERNO ROMA - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha appena annunciato in aula a Palazzo Madama l'intenzione di rassegnare le sue dimissioni da premier e di andare al Quirinale. Tutti i senatori della CdL si sono alzati in piedi per applaudirlo. Dai banchi del centrosinistra si e' levato un solo grido: ''Era ora'' 'Stavolta niente sorprese, oggi mi dimetto e vado dal capo dello Stato'': cosi' Silvio Berlusconi al suo arrivo al Senato. Qual e' il fatto politico nuovo? hanno chiesto i cronisti a Silvio Berlusconi, a proposito della decisione di dimettersi. ''Con due forze politiche su sei che decidono di uscire dal governo e mantenere il supporto parlamentare... Adesso poi sono tre su sei quindi non e'...'', ha risposto il premier. INTENDO RAFFORZARE COMPAGINE GOVERNO ''Per rilanciare la nostra azione la mia intenzione e' aggiornare il nostro programma, accrescendo i nostri sforzi per difendere il potere d'acquisto per le famiglie, per sostenere le nostre imprese, per imprimere un rinnovato e deciso sviluppo al nostro Sud. Per questo intendo rafforzare la compagine del governo''. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi parlando al Senato. AGLI ALLEATI, CHIEDO DI AVERE FIDUCIA ''Agli amici della maggioranza chiedo di aver fiducia in noi stessi, in voi stessi, nei nostri valori perche' con la nostra fiducia abbiamo affrontato pagine importanti del passato e sono certo ne scriveremo molte altre''. NON MI SOTTRAGGO A CRISI GOVERNO ''Ora non mi posso sottrarre al passaggio di una normale crisi di governo''. NUOVA COESIONE A PARTITI TRASFORMANDO CDL Occorre dare ''nuova coesione ai partiti della Cdl'' per andare avanti con il nuovo governo ''trasformando anche la nostra alleanza di oggi''. Silvio Berlusconi si rivolge cosi', dall'aula del Senato, alla maggioranza di centrodestra alla quale chiede di avere ''fiducia, in noi stessi, nella nostra storia, nel nostro futuro''. ''Abbiamo scritto insieme pagine importanti e sono sicuro - aggiunge Berlusconi - che insieme ne scriveremo ancora''. RIFORME COSTITUZIONALI VANNO AVANTI Le riforme costituzionali andranno avanti. Lo ha detto implicitamente il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in Senato. ''La riforma costituzionale del nostro governo - ha infatti detto Berlusconi - adeguera' le nostre istituzionali alle moderne democrazie europee''. NON POSSO SOTTRARMI A FORMALE CRISI GOVERNO ''Ora, dovendo dar vita ad un nuovo governo, non mi posso sottrarre al passaggio attraverso una formale crisi di governo. E' con questo spirito che ho convocato in questo stesso palazzo il consiglio dei ministri per poi andare subito dopo dal Capo dello Stato. Vi ringrazio dal profondo del cuore. Grazie a tutti''. Cosi' il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha concluso il suo discorso al Senato
«Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero... La piccola barca del pensiero di molti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde - gettata da un estremo all'altro: dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all'individualismo radicale; dall'ateismo ad un vago misticismo religioso; dall'agnosticismo al sincretismo e così via. Ogni giorno nascono nuove sette e si realizza quanto dice San Paolo sull'inganno degli uomini, sull'astuzia che tende a trarre nell'errore. Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare »qua e lá da qualsiasi vento di dottrina», appare come l'unico atteggiamento all'altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie».
PAPA: PRODI, TEOLOGO FONDAMENTALE E ILLUMINATO DEL CONCILIO BOLOGNA - ''E' uomo di profonda spiritualita', uomo di profonda cultura. E' stato teologo fondamentale e illuminato del Concilio'': cosi' Romano Prodi al suo arrivo a Bologna ha espresso il suo ''sentito omaggio'' e ''personale augurio'' al nuovo Papa. ''E' un vescovo esperto - ha continuato Prodi - capace di un dialogo fecondo, soprattutto con l' ebraismo. Penso che sapra' proseguire con coraggio l' opera avviata dai suoi grandi predecessori per il bene della Chiesa e per la pace dell' umanita'''. ''Come bolognese poi - ha osservato ancora Prodi - mi rallegro anche per la scelta del nome. Benedetto XIV e Benedetto XV erano stati entrambi cardinali di Bologna e quindi per noi il nome e' anche un segno di familiarita' e di continuita'''.
Parole interessanti, quelle pronunciate da Joseph Ratzinger, nella sua omelia: una dura strigliata ai progressisti che annuncia la sua disponibilità all'elezione. Tre i punti che si propone di affrontare nel suo discorso: il valore dei ministeri e carismi della Chiesa, la maturazione della fede e la compartecipazione alla crescita del Corpo di Cristo. Dopo questa premessa, L'anziano ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede attacca senza mezzi termini, nell'"ora di grande responsabilità" che la Chiesa affronta, la "fede da fanciulli" in balìa del relativismo e dell'egoismo, una fede che si lascia sballottare da "correnti e mode del pensiero" in contrasto con la "fede adulta" che nasce dal puntare direttamente a Cristo. Terribili, le parole del porporato: "La misericordia di Cristo non è grazia a buon mercato e non banalizza il male", che attacca quello che ritiene il nuovo nemico della Chiesa del III millennio: la dittatura del relativismo, nel quale non c'è nulla di definitivo se non quello che il proprio 'io' decide per il momento di ritenere tale. Ma non solo: l'altro grande pericolo che la Chiesa deve affrontare sono i prodotti del relativismo, che vanno "dal marxismo al liberalismo fino al libertinismo, dal collettivismo all'individualismo radicale, dall'ateismo fino ad un vago misticismo religioso", dall'agnosticismo fino al sincretismo, e quindi alle numerose sette che ogni giorno si affacciano nello scenario umano e che generano errore attraverso l'astuzia di chi le genera ed anima.La fede chiara in Cristo, secondo il credo della Chiesa è, allora, nelle parole di Ratzinger, quello che oggi viene etichettato come "fondamentalismo", mentre invece - lamenta - "andare di qua e di la'" sembra l'unica moda accettata da questi tempi. Non sono lontani i giorni in cui il Cardinal Ratzinger ha ricordato che 'nulla salus extra Ecclesia', mettendo in difficoltà il dialogo ecumenico avviato da Giovanni Paolo II: Hans Kung sarà contento. da Affari Italiani 18/04/2005
APPROVATA IN FRANCIA LA LEGGE SUL DIRITTO A MORIRE PARIGI - Il Parlamento francese ha approvato la scorsa notte in via definitiva una proposta di legge che riconosce il diritto a ''lasciar morire'', senza per questo legalizzare l'eutanasia, dopo un voto dei senatori conforme al testo gia' adottato dall'Assemblea nazionale. La proposta prevede che non si debbano continuare le cure ''con un'ostinazione irragionevole'', espressione che e' stata preferita a quella di accanimento terapeutico. In base alla norma, una persona ammalata in fase terminale puo' decidere di ''limitare o cessare qualsiasi terapia'', ed e' autorizzata la somministrazione di farmaci contro il dolore, anche se possono accelerare il decesso. EUTANASIA, VERSO APPROVAZIONE IN CALIFORNIA Un disegno di legge che farebbe della California il secondo Stato d'America, dopo l'Oregon, a consentire ai malati terminali di scegliere di porre fine alla propria agonia ha superato in serata il primo ostacolo legislativo. La proposta e' stata approvata con cinque voti favorevoli e tre contrari dalla Commissione giustizia dell'assemblea statale a Sacramento. Il provvedimento, se diventera' legge, permettera' ai residenti della California con una prognosi di meno di sei mesi di vita di ottenere un farmaco letale. Ma prima ci dovra' essere una richiesta orale, poi una seconda scritta e ancora una terza a voce, tutte nel giro di 15 giorni.
ROMA - In Italia, una coppia su cinque ha problemi di infertilita'. Questi alcuni dei numeri legati al fenomeno secondo l'associazione di pazienti 'L'altra cicogna'. LE PERCENTUALI DI SUCCESSO DEI TRATTAMENTI E', in media, del 20% la percentuale di successo dei trattamenti di fecondazione assistita. Il successo dipende in larga parte dall'eta': e' infatti pari a quasi il 40% intorno ai 24 anni, a circa il 20% a 38 anni, mentre e' di poco superiore al 3% intorno ai 43 anni. 'TURISMO PROCREATIVO', +20% IN UN ANNO Nell'ultimo anno si e' registrato un preoccupante aumento del cosiddetto 'turismo procreativo', che e' cresciuto del 20% e vede un numero sempre maggiore di coppie scegliere di recarsi all'estero per ovviare ai limiti imposti in Italia dalla legge 40 sulla procreazione assistita e coronare, cosi', il sogno di un figlio. Al contempo, il tasso di gravidanze ottenute con le tecniche della fecondazione assistita, dall'entrata in vigore della legge, e' diminuito in media di un terzo. E' l'allarme lanciato oggi da alcuni specialisti e associazioni di pazienti nel corso di un incontro a Roma. A un anno dall'approvazione e a due mesi dalla data fissata dal governo per il referendum sull'abrogazione parziale della legge 40, l'associazione 'L'altra cicogna', costituita da persone e coppie con problemi di infertilita', in collaborazione con il 'Comitato no alla legge 40' e vari specialisti, ha infatti lanciato un grido d'allarme per sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema infertilita'. Un'emergenza che in Italia colpisce una coppia su cinque.
Sara' il Cardinale Camillo Ruini a portare la Croce all'inizio e alla fine della Via Crucis del venerdi' santo al Colosseo. Dall'altra parte del mondo,Terri Schiavo combatte per meritare una fine dignitosa (se può essere definito dignitoso il morire per mancanza di alimentazione) tra chi tenta di opporsi alla sua volontà e chi sta difendendo le sue scelte. La Chiesa Cattolica sta indicando la rotta per il post-Wojtyla. Sembra quasi un segno che chi supplirà Wojtyla sia il presidente della CEI. In questi giorni Ruini ( e la CEI ) hanno avuto una posizione molto decisa contro le possibilità offerte dall'abrogazione delle leggi sulla fecondazione assistita e l'introduzione dell'eutanasia in paesi cattolici come l'Italia. Gli istituti di sondaggio dicono che gli Italiani ed in particolare la maggioranza dei cattolici italiani non è sfavorevole all'introduzione di leggi che vadano nella direzione della libertà di coscienza.
Sidney (Australia) - Di questi tempi persino scherzare è pericoloso, anche se lo si fa tra amici e soprattutto se per farlo si utilizzano sistemi di telecomunicazione facilmente intercettabili. Almeno questo è quanto si potrebbe dedurre prestando orecchio ad una vicenda accaduta in Australia. Stando alla ricostruzione fornita dalle autorità, che omette una serie di particolari indispensabili per capire a fondo la dinamica della vicenda, la polizia ha provveduto all'arresto di un uomo di 35 anni che in un SMS inviato ad un altro numero di telefonia mobile, forse quello di un amico, ha scritto che a bordo di un aereo di Air New Zealand che doveva arrivare ad Auckland si trovava una bomba. Una boutade, evidentemente, uno scherzo, una battuta che tra conoscenti può accadere di fare con leggerezza, ma è una battuta che deve aver messo in allarme i sistemi di intercettazione dell'intelligence australiana. Una forma di controllo dei messaggini scambiati sui network di telefonia mobile, forse per parole chiave, è probabilmente dietro la tempestività con cui la polizia si è messa in moto. Le informazioni disponibili affermano infatti che, una volta intercettato il messaggio, la polizia abbia individuato l'uomo proprio grazie al suo numero di telefonia mobile e lo abbia arrestato poco dopo la spedizione dell'SMS. Se quanto riportato dalle agenzie internazionali è vero, e cioè che quel messaggio non è stato spedito alle autorità aeroportuali in guisa di rivendicazione terroristica ma che si è trattato solo di un SMS spedito ad un altro utente wireless, appare del tutto incomprensibile la decisione della magistratura australiana di inquisire ufficialmente l'uomo per suscitato allarme.
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