Nel blog di ieri ci eravamo lamentati perché nella Finanziaria nono erano previste manovre strutturali.
Ieri al Senato, però, veniva approvata l’articolo 6 del decreto infrastrutture ( firmato dall’ing. Lunardi).
La norma estende le agevolazioni per le chiese cattoliche a tutti gli immobili dove si svolgono attività "connesse a finalità di culto" anche in "forma commerciale". In pratica se prima solo le basiliche non pagavano l’ICI, oggi anche scuole private, case di cura, ristoranti e foresterie appartenenti alle istituzioni cattoliche ne saranno esenti. Le altre confessioni religiose non potranno beneficiarne.
Tale norma cade nello stesso momento in cui il ministro Tremonti taglia gli emolumenti agli enti locali. Il danno stimato per l’Anci è di almeno 300 milioni di euro.
Poiché la legge che esenta le chiese dal pagamento dell’ICI è del 1993 e tale norma va estendere tale legge, i sacerdoti potrebbero ricorrere ai giudici tributari per recuperare i soldi spesi dal 1993 ad oggi. Tutto ciò si traduce in miliardi di euro che i Comuni potrebbero sborsare.
A pochi passi dal Senato, in Piazza San Pietro, Benedetto XVI bacchettava il materialismo del nostro tempo che viene definito idolatria. Intanto da parte del Pontificato continua una manovra di accerchiamento della politica italiana che per recuperare consensi elettorali regala soldi e idee alla CEI.
Questa è la descrizione lunga del blog chiamato 'Blog A'.
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