28 di aprile: elezioni per il Presidente del Senato: presidente di turno l'anziano ex Presidente della Repubblica Italiana. Persona di 87 anni ed ex Presidente degli Italiani, quale miglior garanzia di equilibrio? E invece succede che il Presidente pro-tempore comincia con una prassi poco diffusa per il suo ruolo: scende anche lui dallo scranno e annuncia che anche lui sarà a votare.
Ma la giornata è ancora lunga... Scalfaro dopo la seconda votazione in cui 3 schede inizialmente attribuite a Marini vengono dichiarate nulle, dovrebbe decidere con l'intero Senato le modalità ed i tempi della votazione successiva. Ma Scalfaro con un colpo di mano decide che si rivoterà per le 20.
In quel momento qualcuno gli dice che una decina di senatori stanno andando via da Roma e quindi Scalfaro ancora una volta falsa il gioco spostando di ulteriori 2 ore.
Una persona con un minimo di coscienza avrebbe almeno evitato di fare commenti ma il Dorian Gray sale sul palco e grida: - E' più di sessant'anni che sono parlamentare, non ho mai visto in sessant'anni una tale mancanza di rispetto reciproco.
E termina con il lamento: - Sto seriamente male da più ore, in un'Aula che chiede le regole ma non ne rispetta nessuna. Non so se la mia salute mi consentirà di andare avanti. Mi rendo conto della situazione ma anche della situazione che si creerebbe con il passaggio da una presidenza ad un'altra.
NON VE NE ANDATE - A lanciare l'urlo è il sindaco di Nassiriya (dove l’Italia, fra l’altro, ha ricostruito la sede del tribunale, il padiglione di un ospedale, un museo archeologico, e perfino donato alla cittadinanza un intero parco, costruito al costo di 1 milione di euro con i soldi della regione Emilia Romagna). Il giornalista del Corriere Renzo Cianfanelli una volta ha chiesto senza perifrasi: “quando volete che ce ne andiamo?”. E la risposta senza un minimo di esitazione è stata: “non ora per carità. Se ve ne andate subito, anche questa regione del Dhi Qar, che finora è rimasta abbastanza tranquilla, diventerà come Bagdad. Qui ci sono i fanatici che non aspettano altro, ci sono i banditi, ci sono gli agenti dell’Iran. Se insomma di Nassiriya ve ne lavate le mani e ve ne andate dall’oggi al domani, qui sarà il caos”. Un’opinione interessata, forse, quella del sindaco che ha di sicuro qualcosa da guadagnare, consolidando il proprio potere di sceicco locale sotto l’ombrello di una presenza militare straniera. Ma l’alternativa del caos è un rimedio migliore? O forse dovremmo andarcene e lasciare fiduciosamente il tutto nelle mani dell’Onu, che però, dopo il primo violento attacco di terrorismo a Bagdad, se n’è andato dall’Iraq e non ha mai saputo organizzare (la Bosnia insegna) una missione decente di pace? La cortina fumogena di propaganda e menzogne non cambia le cose. Poche ore dopo l’attacco, le brigate Iman Hussein, legate al terrorista al Zarkawi, si sono attribuite la responsabilità di questo assassinio. Un’altra rivendicazione è venuta su un sito web da un autoproclamato Esercito islamico dell’Iraq.
Alle 16.57 del 15 aprile 2006 il San Paolo è tornato finalmente ad urlare al cielo la sua gioia. Il Napoli torna in serie B, torna nel calcio che conta due anni dopo il fallimento e dopo la cocente delusione della passata stagione, finita con la sconfitta nella finale play off con l'Avellino. Fa festa il San Paolo, una festa contenuta perché da queste parti e con questo pubblico (in oltre 50 mila sugli spalti contro il Perugia) si guarda già al futuro, alla squadra che dovrà conquistare in fretta quella serie A che è l'habitat naturale per una simile passione. C'è festa sugli spalti e festa in campo, si abbracciano i giocatori, protagonisti di un campionato a dir poco perfetto. A tre giornate dalla fine il Napoli è a +12 sul Frosinone, unica squadra ad aver tenuto il passo fino a quando la formazione partenopea ha allungato e fatto il vuoto alle sue spalle. Le note di 'Oj vita, oj vita mia' fanno da cornice al giro di campo dei giocatori. La gente esulta. Napoli è tornata. La promozione in B come regalo per ottanta anni di storia. Ufficialmente la società sportiva calcio Napoli, nata il primo agosto 1926, cessò di esistere con il fallimento di due anni fa, ma in ogni caso la festa di oggi é il miglior dono per l'imminente compleanno virtuale del club azzurro, risorto nel 2004 con il nome di Napoli soccer grazie ad Aurelio De Laurentiis. Una storia lunga, che vede nel palmares azzurro due scudetti (1986/1987-1989/1990), una Coppa Uefa ('88-'89), tre Coppe Italia e una Supercoppa. Poi il declino sino ad arrivare alla rinascita avvenuta con De Laurentiis e Marino.
Questa è la descrizione lunga del blog chiamato 'Blog A'.
Lun | Mar | Mer | Gio | Ven | Sab | Dom |
---|---|---|---|---|---|---|
<< < | > >> | |||||
1 | 2 | |||||
3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 |
10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 |
17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 |
24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 |